Donare una storia ai propri concittadini, per non smettere di immergersi in mondi letterari, proprio quando ne abbiamo più bisogno.
Il Circolo dei Narratori ha dovuto fermare formalmente le proprie attività da fine febbraio. A causa della chiusura delle Biblioteche sono 165 i volontari, tra Bergamo e provincia, che hanno dovuto smettere di raccontare storie ai propri concittadini. Il ruolo sociale delle biblioteche comunali, molto spesso viene sottovalutato, in realtà sono un punto nevralgico che riunisce persone di tutte le età. Bambini alla scoperta di un mondo, che ci si augura, rimarrà con loro per sempre. Studenti di tutte le classi, che trovano la quiete e la giusta pressione sociale per continuare a studiare. Infine, adulti che vogliano immergersi in scenari diversi dai propri e pensionati che trascorrono i loro rituali quotidiani, tra una pagina e l’altra.
Il Circolo dei Narratori lavora con questi luoghi di cultura per tutti, vuole irrobustire i calendari degli appuntamenti delle varie biblioteche sparse su tutto il territorio provinciale e radunare sempre più persone attorno a questi spazi, come fossero un focolare.
Ed è proprio da qui che nasce l’idea di riunire intimamente persone di tutte le età, per narrare storie per tutti, ma senza voler creare per forza uno spettacolo.
Messi di fronte alla chiusura totale di spazi di aggregazione sociale, i volontari, orfani di un pubblico, si sono organizzati, sempre sotto la guida di Romeo Calendaria, per continuare a tramandare storie di casa in casa, come si faceva una volta, ma con l’aiuto della tecnologia. Hanno quindi iniziato a registrare dei messaggi vocali da inviare ai loro cari con letture di circa 5 minuti, con la preghiera di diffonderle. “Abbiamo saputo che alcune delle nostre storie, hanno preso il volo e sono finite in posti inaspettati, grazie alla condivisione dei messaggi vocali che i nostri volontari hanno registrato.”, Calenaria continua “quello che noi facciamo non è un servizio, ma una donazione, da cittadino a cittadino, per superare insieme questa tragedia.”
Per maggiori informazioni sulle attività del Circolo dei Narratori, visitate qui la loro pagina Facebook.