La Quaresima è iniziata in un modo insolito, a cui nessuno era abituato. Eppure anche le parrocchie della bergamasca hanno trovato il modo di attivarsi e restare vicini ai propri fedeli sfruttando i mezzi offerti dal mondo digitale.
È davvero insolito non potersi incontrare, non potersi raccontare e non poter vivere la nostra quotidianità. Negli ultimi giorni, tutto ha subito un rallentamento. In questo “esilio” forzato i nostri ritmi sono cambiati: abbiamo forti limitazioni nell’uscire di casa, facciamo la spesa uno alla volta, lavoriamo da casa, facciamo sport in salotto, incontriamo gli amici in videochiamate. Insomma, le nostre abitudini sono cambiate. E per molti di noi, inevitabilmente, è cambiato anche il modo di vivere il proprio credo.
Ai tempi del Coronavirus, anche la Chiesa si è dovuta attivare per offrire luoghi d’incontro virtuale offrendo una pastorale tutta digitale.
La Quaresima è iniziata in un modo insolito, a cui nessuno era abituato. È una situazione strana per tutti e anche per le Parrocchie. Educatori e don hanno studiato diverse modalità, grazie ai social, per mantenere i legami con la comunità, ma, soprattutto, con adolescenti e giovani. Gli oratori hanno iniziato a ingegnarsi per salvaguardare un po’ di normalità.
I social network si stanno rivelando una risorsa preziosa. Sono moltissime le messe svolte in forma privata ad essere trasmesse tramite dirette Facebook e YouTube. Da Sotto il Monte a Bergamo fino a Gandino: in moltissime parrocchie, la Parola viaggia tramite i social che si rivelano un mezzo fondamentale per rimanere in contatto. Con un telefono si può essere connessi ovunque e costantemente.
Il Santuario Papa Giovanni XXIII di Sotto il Monte propone Messe in diretta Facebook e momenti di preghiera quotidiana tramite un semplice messaggio in WhatsApp. Se il Vangelo della domenica viaggia sui social grazie alle messe ‘virtuali’, i ragazzi dell’oratorio di Gandino hanno preso matite, colori e un computer per realizzare delle vignette con cui scandiscono il tempo su Facebook. Lo stesso Vescovo di Bergamo quotidianamente cerca di arrivare, tramite televisione e social, nelle case di tutti i bergamaschi con riflessioni di Quaresima, preghiere e Messe in diretta sul sito della diocesi.
L’Ufficio per la pastorale dell’età evolutiva e l’Ufficio per le comunicazioni sociali di Bergamo hanno elaborato alcuni suggerimenti, da affiancare ai numerosi già presenti nelle parrocchie, per la catechesi dei bambini. Da qualche giorno infatti è online un cammino di Quaresima: www.oratoribg.it/it/materiali/Quaresima/2020
La pagina Instagram di @Oratoribg ha lanciato un nuovo contest: #unitiadistanza. In questa Quaresima insolita, gli oratori si sono messi in moto per raccontare la quotidianità iniziando con un semplice “tenersi compagnia” e trovando poi ispirazione grazie a una riflessione proposta da uno sconosciuto. Tutti possono partecipare al contest: adolescenti, giovani, mamme, papà, sacerdoti, tutti possono dare il loro piccolo contributo per sentirci più uniti. Qualsiasi cosa può essere fonte di riflessione: una frase di un libro, una fotografia scattata dal balcone, una canzone suonata con la chitarra, un disegno fatto per ingannare il tempo, uno screenshot di una videochiamata fatta con i propri nonni, una torta cucinata dalla propria cucina, un film. Basta veramente poco per far scattare un pensiero. Un modo semplice per sentirsi vicini, per sentirsi #unitiadistanza.
I modi per tenersi in contatto a distanza quindi sono tanti. Dirette sui social, podcast con le omelie e preghiere in WhatsApp sono solo alcune delle vie percorribili per non fermarsi. Si vive questa Quaresima in un modo insolito, ma non per questo ci si ferma.