Penuria di mascherine? No problem.
Un’incredibile gruppo di signore della rete associativa della Conca Fiorita ha cominciato a tessere mascherine di cotone per i commercianti del quartiere e per chiunque ne abbia bisogno.
Più di 200 mascherine realizzate dai membri della rete associativa di Conca Fiorita.
L’insufficienza di mascherine per ridurre il rischio di contagio da Covid-19 è sotto gli occhi di tutti. In particolare a Bergamo e nella sua provincia si tratta di beni preziosi, quasi impossibili da trovare, e il cui uso andrebbe ottimizzato distribuendo le versioni FFP2 e FFP3 al personale sanitario e agli ospedali.
Il Ministero dell’Interno ha da poco rilasciato un documento che chiarisce quali siano le differenze tra le tipologie di mascherine e che per le persone in circolazione, per lavoro o per necessità di spesa, è richiesto l’uso di mascherine chirurgiche o fatte in casa.
Pur consapevoli di non poter replicare le proprietà tecniche delle mascherine più sofisticate, alcune signore del gruppo Gomitoli&chiacchiere, hanno pensato di realizzarne a mano qualcuna per i commercianti del quartiere e per tutti coloro che ne avessero bisogno.
L’associazione, che normalmente si riuniva presso la Cella 169 del Lazzaretto di Bergamo in collaborazione con l’Associazione Omero, non è nuova a questo genere di iniziative solidali. Il gruppo è infatti nato l’estate scorsa, su idea di Denise, riunendo un gruppo di affiatate signore che aveva iniziato a ritrovarsi presso le panchine dei parchi di Conca Fiorita per realizzare quadrotti per la coperta della solidarietà contro la violenza sulla donna promossa da Viva Vittoria esposta in Piazza Vecchia a novembre 2019.
Queste incredibili signore hanno quindi prontamente accettato la nuova sfida.
Isabella, che collabora anche con l’associazione Mani di Mamma, ha in breve tempo messo a punto un modello di mascherina adattabile a tutti, ed ha iniziato a realizzarle con materiale che possiede a casa. Caterina, Marinella, Brunilde, Denise, Nadia e Valentina si sono aggiunte presto. Le altre componenti del gruppo Enza, Elisabetta, Franca, hanno messo poi a disposizione stoffe, fili, cordoncini, elastici, e altro materiale preziosissimo. A capo di tutto Caterina che tiene le fila dell’iniziativa dedicata alle persone del quartiere:
‘Abbiamo pensato di realizzare mascherine di cotone lavabili per la cittadinanza che ne è priva, dando priorità a chi lavora nel quartiere, a chi esce per le spese, a chi aiuta persone a titolo volontario, e non le possiede, perché non le ha trovate in commercio’.
Si è creata una vera e propria catena di montaggio: lavaggio e stiratura delle stoffe, taglio con dima del modello e cucitura. A distribuire le mascherine pensano alcuni commercianti del quartiere che lasciano le mascherine nelle borse della spesa dei concittadini con un breve biglietto in cui si invita a ricambiare il dono della mascherina con un altro atto di solidarietà a seconda delle proprie possibilità.
Se anche voi lettori voleste supportare l’iniziativa sono i benvenuti tutti coloro che vogliano cimentarsi nella realizzazione delle mascherine a casa o chiunque voglia mettere a disposizione filo, elastico e stoffa (la più indicata per la realizzazione è quella delle camice: cotone o lino leggeri tagliati formato a4).
Mandateci la vostra disponibilità qui ti metteremo in contatto con Gomitoli&chiacchiere.
Ecco una serie di video che vi spiegheranno come realizzare le mascherine a casa vostra: